★阿修羅♪ > ホロコースト2 > 544.html ★阿修羅♪ |
Tweet |
* ひとつき前には、「バビロン捕囚はホロコーストの前身。ユーフラテス川に
浮いた38のユダヤ人の遺体は、集中キャンプで虐殺されたユダヤ人の
前身」 とまで発言したラッツィンガー。
教皇「イスラエルに存在の権利あり。パレスチナ人は民主制発展に努めよ」
(コリエレ紙)
聖なる父、外交団の謁見で拡大するテロリズムを批判
「文明衝突の危機」
ローマ発 -「イスラエル国家は国際法が定める権利に従って存在し続けるべき
である」。 ベネディクト16世、外交団を前に発言。 聖なる父はまた、
「パレスチナの民は自由と繁栄をもたらす彼らの民主制を心穏やかに育むべき」
とも述べた。 ヤセル・アラファト没後初の選挙は、1月25日に予定されている。
聖なる地、そしてレバノン、イラク、中東、大湖のアフリカ、ダルフール
「平和のニーズが切迫している」として教皇があげた地は、「国際社会が責任を
果たせる」。 平和を祈願した教皇は、「平和のプリンス誕生の地」である
聖なる地に言及し、「レバノンは国際社会の共感と支援と共に、違う宗教
コミュニティ間の心からの実りある協力に向かい、歴史に適う道を取り戻すべき」。
すべての中東の地「特にイラク、偉大なる文明が混ざり合う地が、ここ数年
血なまぐさいテロ活動により喪に服する日々が続く」。 「過去の同胞が殺し合う
戦争の悲劇をいまだ引きずる」大湖のアフリカ。「国際社会の危険な影響を受け、
忌まわしい残虐性に苦しめられた丸腰のダルフールの民」。
教皇によると、世界情勢は「文明の衝突の強い脅威に晒されており」、最も激しい
脅威は「もはや地球レベルに達した組織的なテロリズム」。「原因は数多くまた
様々ながら、政治思想と宗教に対する異常な概念が入り混じったもの」と
ラッツィンガーは定義づける。 「テロリズムは丸腰の人々に対する無差別攻撃を
全くためらわずにやってのけ、もしくは人々全体にパニックを誘発することで
非人道的な脅迫を行い、最終的には政治的責任のある人々をテロリストが描く
通りに動かざるを得ない状況に追い込む」。 「このような犯罪行為を正当化する
環境などどこにも存在しない。 それを行う者の恥ずべき顔と、宗教を盾に神の
真実を無知蒙昧とモラルの退廃の域まで失落させる非難されるべき行為を覆う
環境など、どこにも存在しない」。
ラッツインガーは「宗教の自由」にも言及
「遺憾ながらある国々では、数世紀に渡る伝統を誇る国々においても」、宗教が
「担保される代わりに危険なほど穢されている。とりわけ未成年に対して」と
不満を漏らした。
06年1月9日
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/01_Gennaio/09/papa.shtml
«I palestinesi devono poter sviluppare istituzioni democratiche» Papa: «Israele ha diritto a esistere» Il Santo Padre nell'udienza al Corpo diplomatico. Condanna del terrorismo che aumenta «il pericolo di uno scontro di civiltà» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Papa Benedetto XVI, durante l'Angelus di domenica (Ansa)
ROMA - «Lo Stato d'Israele deve poter sussistere pacificamente in conformità alle norme del diritto internazionale». Lo chiede Benedetto XVI nel discorso al Corpo Diplomatico. Il Santo Padre ha anche parlato del «popolo palestinese», che deve «poter sviluppare serenamente le proprie istituzioni democratiche per un avvenire libero e prospero». Le elezioni politiche in Palestina, le prime dopo la scomparsa di Yasser Arafat, sono previste per il 25 gennaio.
Proprio la Terra Santa, ma anche il Libano, l'Iraq e Medio oriente, l'Africa, con Grandi Laghi e Darfur sono i luoghi indicati dal Papa ai «responsabili delle nazioni» come paesi in cui «il bisogno di pace è più bruciante». Invocando pace il Papa ha ricordato la Terra Santa, dove «è nato il principe della pace»; il Libano «la cui popolazione deve ritrovare, anche con il sostegno della solidarietà internazionale, la sua vocazione storica in favore della collaborazione sincera e fruttuosa tra le comunità di fedi differenti»; tutto il Medio Oriente e «in particolare l'Iraq, crogiolo di grandi civiltà, in questi anni quotidianamente funestato da sanguinosi atti terroristici»; l'Africa con i Grandi Laghi, «dove ancora si sentono le tragiche conseguenze delle guerre fratricide degli anni passati»; «le inermi popolazioni del Darfur, colpite da esecrabile ferocia, con pericolose ripercussioni internazionali».
Secondo il Papa nell'odierno contesto mondiale è forte «il pericolo di uno scontro delle civiltà». Pericolo «reso più acuto dal terrorismo organizzato, che si estende ormai a livello planetario». «Numerose e complesse ne sono le cause», ha affermato Ratzinger riferendosi al terrorismo, «non ultime - ha aggiunto - quelle ideologico-politiche, commiste ad aberranti concezioni religiose». «Il terrorismo non esita - ha proseguito - a colpire persone inermi, senza alcuna distinzione, o a porre in essere ricatti disumani, inducendo nel panico intere popolazioni, al fine di costringere i responsabili politici ad assecondare i disegni dei terroristi stessi». «Nessuna circostanza vale a giustificare tale attività criminosa - ha detto ancora il Pontefice - che copre di infamia chi la compie, e che è tanto più deprecabile quando si fa scudo di una religione, abbassando così la pura verità di Dio alla misura della propria cecità e perversione morale».
Ratzinger ha anche parlato della «libertà di religione». Lamenta il Papa che «purtroppo in alcuni Stati, anche tra quelli che pure possono vantare tradizioni culturali plurisecolari» anziché «essere garantita» è «anzi, gravemente violata, in particolare nei confronti delle minoranze».
09 gennaio 2006